venerdì 5 marzo 2010

ENERGIA: preludio

Sembra una maledizione dovere sempre inseguire qualche emergenza. Adesso tocca alla centrale energetica a biomasse.
Questa escalation di questioni non fa bene alla città; tutto appare superficiale, poco ragionato.
La questione è di quelle non da poco perchè non riguarda solo la nostra responsabilità, ma la qualità della vita dei nostri figli e nipoti.
E' necessario subito sgomberare il campo da possibili "inquinanti", mi spiego meglio, non è possibile decidere su questa "roba" inchinandosi al moloch dell'opportunità economica di qualche parte a scapito di una maggioranza di spettatori. Il centro della questione è sempre il solito: il bene comune.
Quando allora si parla di questioni simili dobbiamo per prima cosa domandarci quale sia la cosa migliore da fare per tutti, per una città intera.
Parlando di centrale a biomasse allora la centralità del discorso deve essere quale sia il rapporto di una eventuale ricaduta positiva sull'economia della città e i rischi climatici-ambientali che corriamo. E se la bilancia dovesse pendere dalla parte dei rischi dobbiamo allora avere il coraggio di rinunciare e pensare strategie diverse (riconversione della centrale ENEL? fra l'altro a quanto ne so in "svendita").
Altro aspetto, non di secondo ordine: qualcuno potrebbe dire che queste sono cose da tecnici,lasciamo fare a loro. Assolutamente no.
Dobbiamo affermare con forza il nostro diritto di informarci e di riflettere.
Per cominciare andare direttamente alle fonti:cosa dice il PIER (non fatevi spaventare) Piano di Indirizzo Energetico Regionale che potrete trovare all'indirizzo http://www.regione.toscana.it/regione/multimedia/RT/documents/1199714536712_Piano_indirizzo_energetico_regione_toscana.pdf
oppure la legge 39 del 2005 della regione toscana disposizioni in materia di energia
http://www.regione.toscana.it/regione/multimedia/RT/documents/1199709315333_legge-2005-00039.pdf
Buona lettura e meditate gente, meditate.
Io la mia idea me la sto facendo... alla prossima puntata.