venerdì 30 luglio 2010

Garante dei detenuti, garante di tutti

La questione del regolamente del garante delle persone private della libertà, adesso che sono passati alcuni giorni dalla discussione in consiglio comunale, merita alcune riflessioni.
Prima di tutto sottolineare come fatto di civiltà la possibilità che il Comune della nostra città possa ora fornirsi di una figura di garanzia di questo livello.
Il garante dovrà lavorare soprattutto nei confronti di quei detenuti più deboli, più poveri, di quelli che non hanno voce,che non riescono a farsi sentire , che non ne hanno la forza.
Paradossalmente in carcere si sta "meglio" se sei qualcuno, se coinvolto in crimini mafiosi o comunque di criminalità organizzata. Il piccolo spacciatore, il ladro di piccoli furti, sconta la pena nell'abbandono e nella solitudine assordante, incapace il più delle volte anche di capire la via da perseguire per far valere diritti anche minimi.
Esistono luoghi che la legge prevede per il controllo dei diritti dei carcerati, in primis la magistratura di sorvegianza che svolge un lavoro encomiabile ma ai limiti delle proprie possibilità oberata come è da procedure che per volume non riesce più a compiere.
Il garante del nostro Comune non sarà contro ma con e per. Con l'istituzione carceraria, il suo direttore, le guardie che vi lavorano, per loro e con loro a favore dei più deboli.
Dovrà rendere conto del suo operato al consiglio comunale in primis e a tutta la città.
Una nota di politica: mi ero personalmente impegnato per una soluzione larga, preferibilmente votata all'unanimità. Eravamo partiti bene con un ottimo lavoro in commissione. Avevamo avuto le aperture necessarie del Sindaco..poi i soliti giochi politici, il mettersi di traverso, incompresibilmente.
Prevale alla fine sempre la logica dell'apparire, della visibilità, del coltivare il proprio orticello. Logica di pochi (che non rientra assolutamente nel mio pensiero) ma a scapito di tutti. Peccato un'altra occasione persa di far politica in una logica di servizo e di dialogo (che rientra nel mio pensiero).
Alla fine comunque un risultato accettabile.
Ci proveremo ancora Sam.