venerdì 27 aprile 2012

Carissimo amico filosofo

Guardando la politica livornese, le sue ultime "novità", incosciamente questa mattina ho ripreso in mano "Consigli sulla felicità" di Schopenhauer: "Anche l'esame più sommario ci rivela che i due nemici della felicità umana sono il dolore e la noia. [...] L'ottusità della mente è sempre congiunta all'ottusitò della sensibilità e alla mancanza di reattività, ciò che rende meno suscettibili ai dolori e ai turbamenti di qualsiasi speci e grado. Ma proprio da tale ottusità mentale deriva quel vuoto interiore impresso su innumerevoli facce e che si rivela con la costante, eccitata attenzione a tutti i fatti, anche insignificanti, del mondo esterno: questo vuoto, che è la vera fonte della noia, cerca sempre avidamente stimoli esterni per eccitare in qualche modo la mente e l'animo. [...] L'uomo intelligente mirerà in primo luogo all'assenza di dolore [...] e, dopo una certa esperienza dei cosiddetti uomini, si sceglierà un'esistenza appartata e persino, se è uno spirito grande, la solitudine; perchè quanto più uno possiede in se stesso, tanto meno necessita ricevere dal mondo esterno." Buona lettura e buona meditazione.