martedì 24 luglio 2012

Tra feste e covegni qualche lume di verità

Leggevo alcune prese di posizioni e soprattutto ascoltavo alcuni amici che proprio non capiscono cosa stia succedendo nella politica amministrativa di questa città.
La sensazione che non si riesca più a muovere un passo.
Dalle politiche urbanistiche portuali, alle politiche sociali e sanitarie per giungere al decoro urbano di una città la cui maggiore sensazione che da è quella di essere senza una guida sicura, autorevole.
Appare necessario un cambio veloce  e qualcuno auspica il ritorno alle urne in tempi brevi.
Non è possibile in questo momento, apparirebbe come la giustificazione a tutta una serie di inattivtà.
Sarebbe dare un inaspettato e gratuito lasciapassare ad una stagione, ad una storia che invece ancora dovranno fare i conti con le proprie responsabilità, le prorpie poche zze di visione e soprattutto con la mancanza assoluta di una vera cultura di governo.
Coeme ebbi da dire in tempi non sospetti è necessario assistere al crollo di almeno due generazioni di politici che oltre a rappresentare il governo di questa città ne hanno assunto il carattere di simboli.
Il costo da pagare per la città si sta dimostrando altissimo..è necessario capire quale dovrà essere il conto che dovranno pagare  i mostri capaci di una politica di poltrone, di una politica infestata da clientelismi e da una tragica falsa visione del ben bene pubblico inteso come ricchezza da sperperare e non come valore daa preservare e accrescere per le generazioni future, quelle dei nostri figli, dei nostri nipoti al cui orizzonte si delineano macerie politico-sociali da rimuovere.
ecco il senso di un clima festaiolo e convegnistico..il niente da proporre ad una città che in fin dei conti poi si merita quello che ha sempre voluto.

venerdì 20 luglio 2012

Tra Bockenforde e Habermas un invito anche per noi

"Per Böckenförde, lo Stato secolarizzato è tenuto strettamente al principio della libertà dei cittadini ma deve essere consapevole di non essere in grado di creare una piena integrazione, perché i suoi “presupposti normativi fondativi” gli sono esterni. Attingono infatti a valori pre-politici, religiosi innanzitutto. Anche Habermas ammette che il buon funzionamento della democrazia richiede risorse pre-politiche: tuttavia, il «vincolo unificante» non va cercato prima o fuori dal processo politico-costituzionale democratico stesso. E i credenti, che devono potersi esprimere politicamente, non possono rivendicare il monopolio della verità." Questa impegnativa strada dovrebbe guidarci nel creare un cammino comune..che non significa assoluta necessita' di conformazione acritica..significa dialogo,dialogo e dialogo. Purtroppo il livello della percezione di tali problematiche mi risulta totalmente assente dal panorama culturale e politico italiano. Tuttavia o ci mettiamo in questa cornice di confronto/scontro oppure niente cambiera' nelle nostre coscienze individuali e collettive.

mercoledì 18 luglio 2012

La lunga strada della verità

Si riparla ancora una volta di gay, lesbiche, unioni di fatto, matrimoni ecc.
Ancora una volta valutazioni irrisorie, che non tengono mai conto della complessità, del rispetto delle idee altrui.
Non ultime le uscite del presidente Rossi che addiritura dice che la Chiesa Cattolica non riconosce i diritti civili!!.
Roba raccapricciante.
Mi sembra che strada invece se ne sia fatta molta, anche nella nostra provinciale Livorno
Mi sembra ormai ineludibile il riconoscimento di diritti fondamentali per le cosiddette unioni di fatto, etero o omosessuali che siano.
Forte e unanime senza possibilità di ritorno la condanna dell'omofobia, fattta anche in consiglio comunale.
Abbiamo percorso come si dice in questi casi un tratto di strada insieme, anche con fatica, cercando di ottenere il massimo.
Parlare di matrimoni gay spingerebbe il livello troppo in alto.
Non si tratta di essere contro a questo punto , ma essere  PER.
Per la famiglia come cellula naturale e fondamentale della società che si fonda su un patto non giuridico ma di amore tra uomo e donna.
Sarebbe ormai l'ora di confrontarsi senza vel su questo punto.
Non capisco poi perchè ogni volta che si tratta di questo tema o di atlri sensibli da un punto di vista etico o religioso ci sia una voglia atavica di adare contro e sempre la Chiesa cattolica.
Maii uno anche nella mia città, nel mio partito che dica sentiamo cosa ne pensa l'Imam, cosa ne pensa il rabbino capo della comunità ebraica.
 Mai perchè troverebbero delle gradite sorprese.
Oppure cosa ne pensa il capo della comunità senegalese di Livorno che pure è membro del mio partito ma che si tira fuori quando fa comodo sui diritti degli stranieri e se ne chiede giustamente un ruolo attivo politicamente ma poi non gli viene mai chiesta una parola quando si tratta di parlare di islam o legge coranica sull'omosessualità.
Andatevi a vedere la dichiarazione interreligiosa sulla famiglia di Lione di qualche anno fa, sarebbe già un atto di correttezza.
Allora non ci sto. O il confronto si fa a viso aperto oppure meglio che ognuno resti nei suoi confini.

sabato 7 luglio 2012

Festa di popolo o sagra di paese?

Ho guardato il programma della festa democratica e tra le tante iniziative una in particolare mi ha incuriosito, quella che si terrà sulla situazione sanitaria livornese.
Con tutto il rispetto e l'impegno degli interlocutori invitati non riesce difficile pensare che poco o nulla verrà detto di nuovo.
Non dipende certo dalle competenze, ci mancherebbe altro, tra l'altro giustamente sarà presente il Sindaco, massima autorità cittadina in tema di Sanità, tuttavia con umiltà e in punta di piedi mi sovverrebbe la necessità di ascolatre esperti e diretti interessati di altre realtà.
 Non dimentichiamo tra l'altro che il nostro sindaco è consigliere di AGENAS, l'agenzia governativa sui ssitemi sanitari regionali. sarebbe stato sufficiente chiedere la presenza del direttore dell'agenzia stessa per poter dare a Livorno magari una parvenza  non dico di internazionalità, visto comunque che si parla di europa e mediterraneo, ma almeno una prospettiva sovracomunale, almeno nazionale.
Invece no. Un basso profilo che fa di Livorno una città autorefrenziale, ombelico del mondo..quando il mondo ormai viaggiando alla velocità di internet sembra allontanarsi sempre di più.
Sarebbe stato utile un maggior sforzo di fantasia da parte degli organizzatori..almeno che pensare meglio una sagra di ricompattamento sociale che entrare realmente sui temi della società moderna.
Una scelta comunque di tutto rispetto, forse di corto respiro. 

lunedì 2 luglio 2012

Finalmente la sanita' livornese in Consiglio Comunale

Finalmente il giorno 9 luglio in V commissione consigliare approdera' l'ordine del giorno che sara' poi proposto come base del Consiglio Comunale tematico sulla sanita'. Non possiamo e non vogliamo nascondere l'importanza di questo passaggio. Il nuovo ospedale per intensita' di cura, il destino di quello vecchio; i pluriennali problemi delle liste di attesa, la nuova organizzazione di area vasta. I sussulti e le tensioni all'interno dei vertici aziendali ASL 6. Il tutto con una prevista revisione di spesa imposta dal governo centrale che tagliera' alla sanita' piu' di un miliardo di euro. In questo clima abbiamo chiesto con fermezza e con pazienza che fosse la politica a riprendere il bandolo della matassa. Vediamo cosa riusciremo a fare.