venerdì 4 giugno 2010

Verso il referendum

La complessità richiede molta responsabilità, soprattutto in campo politico dove le scelte ricadono su tutta la collettività.
Ancora a proposito del nuovo ospedale riecheggiano qua e la voci alquanto superficiali. Adesso l'idea prevalente sarebbe quella di interpretare la costruzione di un nuovo ospedale nella nostra città come il tentativo di depotenziare la sanità livornese accrescendo quella pisana. Se questo sarà il tenore della campagna referendaria allora non ci sarà nulla da temere per chi è favorevola all'ubicazione di via Mondolfi (approssimandosi il referndum sarà bene cominciare ad essere precisi).
Io ho sempre dichiarato con forza che la discussione sul nuovo ospedale e sulla riorganizzazone dei servizi sanitari (tralasciando al momento quelli sociali)doveva purificarsi da ogni orpello ideologico e lasciare il passo ad un franco confronto sui fatti.
Penso che la costruzione del nuovo ospedale e soprattutto la riconversione del vecchio non potranno essere sganciati da una visione complessiva della città del futuro, questo da un punto di vista urbanistico ma anche da un punto di vista culturale e sociale e riconosco che poteva essere fatto di più da parte dell'amministrazione, soprattutto in termini di comunicazione.
Detto questo, siamo ancora in tempo a far si che la futura campagna referendaria non si trasformi in mera lotta politica;altrimenti, se crediamo nella buona fede di chi è andato a firmare, e io ci credo, sarebbero proprio le loro aspettative ad essere tradite.

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