martedì 2 ottobre 2012

Sotto il cielo d'ottobre

Non è facile la situazione generatasi al cosiddetto borgo di Magrignano.
Lo ha detto il Sindaco al consiglio di ieri sera con estrema chiarezza e lucidità.
Lo ha detto soprattutto per evitare che cavallate e scorribande populiste possano creare situazioni di non ritorno.
Magrignano segna la fine di un mondo che ha permesso intrecci tra politica ed edilizia ormai obsoleti, fuorvianti.
La situazione è difficile ma soprattutto grave per le centinaia di persone, famiglie che hanno investito sulla possibilità di avere una propria abitazione, non una villa. Una casa dove stare in sicurezza.
Il gioco questa volta però non ha funzionato e non per dolo si badi bene ma per miopia, per ingordigia, per aver sottovaluato la situazione e forse aver sopravalutato le proprie energie, capacità.
Ora il nodo è quasi inestricabile e ha fatto bene il Sindaco a dire che l'amministarzione non lascerà in solitudine alcuno.
Ma il problema non riguarda l'amministrazione. Come diceva giustamente Cannito neanche è piovuto come maledizione dal cielo.
Chi ha responsabilità ha nomi e cognomi: responsabilità prima morali e poi sicuramente oggettive.
Non tarderanno purtroppo a chiarirsi.
Magrignano non è altro che l'altra faccia della storia di Montenero con il geometra che piange..forse impropriamente.

Nessun commento:

Posta un commento