giovedì 16 maggio 2013

Di incultura si muore....SOS Livorno

Oggi appare molto difficile intervenire in una situazione cittadina che appare bloccata.
Dopo tanto tempo mi sono preso un'oretta che ho passato in uno dei punti più suggestivi, almeno per me, di Livorno. Guardando il mare solcato da due grandi navi commerciali, e sulla destra una città poco operosa, poco curata, con persone che mi sembravano, mi apparivano, distanti dai miei pensieri.
Una decadenza vera, con spiragli di bellezza, quelli di una natura buona con questa città , e proprio per questo ancora più accentuata, maggiormente percepita.
Poi ho sentito alla radio dell'annuncio fatto dal sindaco di Lucca e dal suo assessore alla cultura della apertura notturna dei musei e dei luoghi più significativi di quella città.
Il pensiero rivolto alle nostre fortezze,  incustodite, abbandonate. La discussione aperta in città sulla vita serale e notturna. Tutto approssimativo, tutto da inventare, con un immobilismo pauroso frutto non di mancanza di denaro, di risorse,  almeno non solo,ma frutto di una paralisi di fantasia, di proposta, di valori culturali da condividere.
Una politica della cultura nella migliore delle ipotesi fatta di presenzialismo a qualche evento ma nessuna strategia, nessun richiamo a possibili cammini, completamente  afasica per quattro lunghi interminabili anni
Una città senza cultura muore; anche senza lavoro, senza risorse economiche mi verrà detto, e anche con forza..avranno, anzi hanno ragione.
 Ma senza cultura non si lascia neanche il ricordo ...si condannano generazioni intere, e già sta avvenendo, alla insignificanza, alla incapacità di distinguere tra bello e brutto, alla svogliatezza mentale, alla incomprensione della bellezza del confronto e della ricerca .
Uno degli assi della prossima stagione ammistrativa dovrà essere proprio questo. Costruire una équipe che condividendo la  fatica del confronto  sappia rilanciare un progetto culturale della città e sulla città . Anche a costo di mendicare presenze di significato.
Una cultura di spessore , alta, onnicomprensiva...ossessionatamente presente.
Fossi sindaco sarebbe una delle deleghe che mi terrei stretta.
Non possiamo permettere che insignificanti amministratori di qualsiasi area politica essi siano rubino possibilità di conoscenza e di crescita ai giovani, soprattutto ai più deboli, con scarsa scolarizzazione,ma non solo. Non dobbiamo permettere che pseudo intellettuali da quattro soldi rubino futuro ai nostri giovani perché loro stessi sono imprigionati in vite di bruttura e di lardo intellettuale e non sono capaci di indicare cammini di sensibilità al bello, che probabilmente nei loro sovietici cammini non hanno ma sperimentato.

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