Venerdi 05 04 alle ore 15,30 ho convocato la V commissione consigliare.
La assessora Roncaglia ci esporrà lo stato dell'arte dei servizi sociali della città e soprattutto i report della situazione che emerge da una prima analisi dei bisogni valutati nell'anno trascorso e di quelle che sono le proiezioni future.
Appare sconcertante il progressivo e veloce aumento di necessità di porre argine alle numerose richieste di lotta alla povertà.
Appare anche del tutto evidente che nuovi scenari, e non proprio rosei,si stanno aprendo anche nella nostra città che comunque fino ad ora aveva ed ha messo in campo sostanziose energie economiche e organizzative per far fronte alle tradizionali forme di povertà.
Tutto questo non sarà sufficiente e l'ora di un nuovo welfare, anche locale, ma credo sopratttutto nazionale penso sia veramente giunto.
Il fatto che durante la campagna elettorale ultima e anche adesso nello scompaginato tentativo di darsi un governo la questione sociale e delle nuove povertà ma anche la possibilità di intravedre un nuovo welfare (generativo) non sia presente nelle preoccupazioni di alcuna agenda la dice lunga delle difficoltà e delle paure che una politica autorefernziale ha nel toccare questi temi.
Noi adesso apriamo una discussione, spero veloce, vorrei coinvolgere quanti più attori possibili, dagli assistenti sociali, ai dirigenti dei servizi fino al terzo settore con tante associazioni.
Solo una rete che vede nel welfare anche e soprattutto un tentativo di generare valore sociale positivo potrà aiutarci a creare nuove e utili strategie.
Noi proviamo a crederci iniziando anche da una ricognizione di come sono state allocate e ridistribuite fino ad oggi le cospicue somme che l'amministrazione comunale ha riversato nel sostegno alla lotta delle marginalità.
Poi molto dipenderà dalle volontà anche degli attori politici che riusciranno a scendere su questi delicati campi, poco affidabili nel creare consenso politico; molto impegnativi nel dire io mi schiero con chi non ha nulla.
Una buona pagina di politica composta da tanti fattori di unione e interventi.la quinta commissione sociale presieduta in conclave dal puntuale e preciso medico reumatologo alessandro latorraca ha cercato di analizzare il piu’ grande investimento di questo comune che porta il nome di sociale. La grandezza della risorsa economica circa trentacinquemilioni di euro sembra solo una goccia nel mare.quel mare che ha bisogno di tutto , perche’ ora veramente ci sono necessita’ di tante reti per pescare in questo dramma sociale che riguarda la nostra citta’ livorno.la brava assessore al sociale carla roncaglia , come donna fedele di partito ha risposto in modo deciso e puntuale portando tutti quei documenti necessari riguardanti i sevizi territoriali socio sanitari ,difronte ai consiglieri comunali che la interrogavano sul bilancio al sociale.il presidente latorraca analizzava in modo scrupoloso al fine di trovare degli spazi decorosi per andare incontro a coloro che non stanno affogando ma in realta’ sono gia’ in fondo al mare. Ma la situazione e’ veramente incandescente quando ci si accorge che le risorse sono tutte andate nel mondo sociosanitario e si e’ trascurato quel mondo che oggi perde il lavoro e non ha redditi. Ebbene un cataclisma sociale cosi’ livorno non l’aveva mai vissuto e oggi rispondere alle nuove poverta’ , diventa un rebus ma che la commissione vuole affrontare dettagliatamente.dietro alla commissione al sociale aleggia l’ombra mediatica del dimissionario assessore al sociale gabriele cantu’ , uomo di grande professionalita’ umana e politica .
RispondiEliminaGabriele cantu’ rimane un’icona della giunta comunale cosimi ..la sua audacia lo fa vincere nella sconfitta , il suo eroismo ricorda i martiri . la citta’ lo ricorda con ammirazione : cantu’ diventa amico delle fascie piu’ deboli di questa citta’ , con sofferenza e testa bassa va incontro agli sfrattati per dargli conforto.cantu’ diventa un’icona per i ragazzi che occupano la caserma del fante e con rispetto delle istituzioni corre nelle scalinate del comune di livorno quando entrano famiglie intere che hanno perso la casa e portano bambini in braccio.cantu’ cerca di instaurare un nuovo rapporto con gli immigrati di questa citta’ , si fa’ portavoce delle istanze e quando arrivano i rifugiati africani durante la primavera araba lui con fermezza e’ totalmente dalle parte di questi ragazzi mettendosi talvolta contro coloro che non sono d’accordo. La puntualizzazione su gabriele cantu’ era doverosa , poiche’ gli attuali assessori carla roncaglia e bruno picchi , buonissime persone in questo breve anno dovranno dimostrare alla citta’ gli stessi valori e siamo sicuri che non tradiranno le aspettative che la citta’ chiede.questo perche’ la prossima giunta comunale che logicamente verra’ fra un anno dovra’ trovare delle basi solide per lavorare e dare una continuita’
AUTORITA’ PORTUALE ..PORTO 2000…NAVI CROCERISTICHE
RispondiEliminaStamattina otto aprile wladimiro del corona ha portato in consiglio comunale un documento sul porto di livorno , chiedendo l’approvazione di tutti i consiglieri comunali sul testo passato in commissione.potremo dire l’ennesima narrazione di una poesia infinita.vorremmo che sia giunta l’ora di una prosa , di uno iato e di un dittongo per modellare un porto che invece di attuare tutti quei programmi e progetti sembra che si sia stabilizzato su un concetto di amici e clientele e soprattutto non facciamoci del male.dobbiamo puntualizzare che questa citta’ deve sempre subire disfatte a livello nazionale e regionale e ora l’abbiamo subita senza reagire ,senza un grido di dolore , senza speranza perche’ la nostra speranza e’ andata nelle terre della liguria, precisamente nella citta’ di spezia.
Spezia ricorda un gemellaggio lontano che poi si interruppe , non sappiamo ancora per quale motivo , molti ragazzi di livorno hanno svolto la naia , dentro la marina militare .ricordiamo che spezia e’ costeggiata da una costa rurale e molto diversificata e le cinque terre sono un bel biglietto da visita per i turisti di tutto il mondo che poi prendono il traghetto per guardare le meraviglie di quelle isole.ma spezia non ha la portata e la vastita’ territoriale di un porto che ha livorno : per questo la faccienda diventa tragicocomica e sconcertante.mentre bottiglie di spumante si riversano sul mare difronte a spezia , la banda della citta’ suona le sette trombe.circa quaranta navi da crociera che dovevano attraccare a livorno , hanno scelto la spezia.una scelta duramente contestata dalla consigliera comunale arianna terreni attaccata al suo lavoro , che nel campo turistico e croceristico vede una risorsa importante per la sua citta’. Il suo grido di allarme non e’ pero’ dei dirigenti di questo grande porto. La consigliera attacca duramente l’autorita’ portuali nelle vesti di gallanti. Ma secondo noi e’ troppo facile scaricare le responsabilita’ su un uomo mandato a riorganizzare e tutelare tutti componenti di un porto che rischiava il fallimento , per questo non siamo d’accordo neppure con l’autorevole gianfranco lamberti exsindaco di livorno , che dai banchi del consiglio comunale , declina solamente in gallanti le molteplici responsabilita’.dove sono le concessioni delle banchine , dove sono le concessioni per gli escavi , dove sono le concessioni per il molo italia , dove sono tutte le ristrutturazioni per mettere a regime il porto e l’altofondale?a quale punto stanno le ionizzazioni.dobbiamo andare a salerno per vedere una grande stazione marittima che riesca ad accogliere in modo giusto e doveroso tutti quei croceristi che solcano il nostro porto , perche’ qui a livorno i passeggeri delle navi da crociera dovevano passare in mezzo ai container e merce varia , e perche’ le tariffe sono alte e invece in altre citta’ sono eque per tutte quelle compagnie che scielgono e progettano un cronoprogramma da seguire.pero’ e’ il momento di fare capire alla citta’ se le navi da crociera sono un fattore trainante per l’economia o sono una palla al piede.
Per questo ricordiamo che yari de filicaia pubblicamente disse che questa non era una citta’ votata per il turismo e navi da crociera .perche’ non incidevano minimamente e questo pensiero in maniera diversa lo disse anche il sindaco alessandro cosimi.noi speriamo che quello che e’ successo serva a far metabolizzare che livorno adeguandosi a una visione mondiale puo’ farcela a risollevarsi da una situazione drammatica e soprattutto che il lavoro viene se si offrono occasioni buone , altrimenti i treni passano e forse possono non tornare piu’.